L'importanza dell'alimentazione dal concepimento al 2° anno di vita - i primi 1000 giorni (parte1)

L’importanza dell’alimentazione dal concepimento al 2° anno di vita – I primi 1000 giorni (parte 1)

Se qualcuno ti dicesse qual’è la migliore alimentazione per la salute del tuo futuro figlio o della tua futura figlia, gli presteresti ascolto?

E se qualcun’altro ti dicesse che la maggior parte delle raccomandazioni solite date dai pediatri sono sbagliate, gli daresti attenzione?

Questione di obiettivi

L’obiettivo finale, ovvero la salute dei tuoi piccoli, vale almeno il tentativo di mettere da parte un iter classico per provare a scoprire qualcosa di gran lunga migliore?

Credo che siamo d’accordo sul fatto che l’unico scopo di ogni genitore debba essere il meglio per il proprio figlio, giusto?

Ecco, la salute sta alle fondamenta di questo”meglio”, quindi va perseguita, qualunque sia l’entità dello sforzo richiesto.

Ebbene in questo articolo, scoprirai che fin da prima del concepimento puoi intervenire sulla salute del piccolo o della piccola in arrivo.

Vedrai qual è (sulla base di prove e dati scientifici) la miglior alimentazione sia per i genitori, nella fase di concepimento, sia per il piccolo durante la gravidanza e per i suoi primi 2 anni di vita.

L’ho scritto sulla base del libro “I primi 1000 giorni – Manuale di alimentazione naturale e fisiologica dal concepimento ai 2 anni” scritto da Luciano Proietti, pediatra e Sabina Bietolini, biologa nutrizionista.

Gli autori spiegano in modo esaustivo le motivazioni e le basi che li spingono a consigliare fortemente un’alimentazione vegetale.

Questo dimostrando con ricerche, tabelle, grafici e dati raccolti in molti anni e su molte persone, che l’alimentazione dei 1000 giorni (e cioè 270 di gravidanza + i primi 2 anni di vita), vada ad influire sulla crescita, sullo sviluppo, sulle difese immunitarie, sul grado di rischio di sviluppare malattie e allergie e molto altro.

Ti accompagnano, nel corso del libro, alla scoperta delle migliori scelte e delle migliori modalità, per poter nutrire e proteggere tua figlia/tuo figlio.

Che dici allora, ne vale la pena dedicare qualche minuto a questa lettura?

Lo sapevo, allora andiamo!

L’alimentazione dal concepimento al 2° anno di vita: latte, crescita e rischio di malattia

Tutti sappiamo su per giù la sua funzione, ma esattamente cosa fa il latte materno?

Fa sopravvivere il neonato, lo fa crescere, lo fa sviluppare anche dal punto di vista neuro-psichico e gli permette di rinforzare le difese immunitarie.

E lo fa con ritmi naturali.

mamma cincghiale allatta cinghiali cuccioliQuesto nutrimento l’ha deciso la natura. Modificandolo, modifichi gli effetti e i ritmi della crescita.

Quindi stai manomettendo anche la sua salute.

Ogni mammifero produce il latte adatto al proprio cucciolo (detto latte specie-specifico) ed è l’unico perfetto per lui.

Il latte vaccino e il latte artificiale,sono stati introdotti su per giù dagli anni ’50. Gli effetti della loro introduzione sono stati notevoli:

– obesità,

– diabete,

– pubertà precoce,

– allergie,

– dermatiti,

– problemi respiratori,

– stipsi,

– malattie infiammatorie intestinali,

– gastriti e reflusso,

– celiachia e mal assorbimento intestinale,

– tumori,

– disturbi del comportamento,

– autismo.

Nutrire con un cibo non fisiologico porta a scompensi e a malattie.

Per fisiologico si intende che permette all’organismo di funzionare in modo corretto, senza squilibri del sistema.

Prima di vedere quale dovrebbe essere l’alimentazione adatta, ti chiedo di condividere l’articolo per aiutarmi a farlo conoscere ad altri genitori e futuri genitori.

Ti basta cliccare su uno dei pulsanti qui sotto.

Grazie mille. Andiamo avanti…

Qual è il nutrimento fisiologico per un neonato?

È stato studiato quale poteva essere il nutrimento più giusto e naturale per il bambino, prendendo una serie di fattori in considerazione, come la composizione del latte materno, l’equilibrio acido-base, il ritmo metabolico.

Questo negli ultimi 40 anni e su migliaia di bambini. L’obiettivo era trovare la miglior formula per i lattanti da 0 a 2 anni.

I primi 1000 giorni, si è dimostrato essere il periodo più importante di tutta la vita per quanto riguarda la salute fisica, psichica, mentale e per la prevenzione delle malattie cronico degenerative come obesità, diabete, malattie cardiovascolari, tumori e via dicendo.

cardiopatie maggior causa di morteVengono riportate le principali cause di morte in Italia dal 2000 al 2012: 37% cardiovascolari, 29% cancro (grafico OMS 2014).

La maggior causa di morte quindi, è rappresentata quindi da malattie fortemente influenzate dall’alimentazione e dallo stile di vita. E la sovralimentazione gioca un ruolo fondamentale in questo.

In Italia ci si preoccupa tanto se il proprio figlio abbia mangiato abbastanza, quando poi in realtà si è dimostrato come le principali malattie siano dovute ad un eccesso di cibo, piuttosto che ad una carenza.

E in più, quasi un terzo dei bambini nel mondo, nasce sottopeso per denutrizione della madre e quindi subisce poi una serie di complicazioni per tutta la durata della sua vita (che spesso e purtroppo è molto breve).

Circa 2,6 milioni di bambini sotto i 5 anni, muoiono ogni anno per malnutrizione e ancora di più sono quelli colpiti da malattie croniche e disabilità.

La consapevolezza dell’importanza del cibo nei primi 1000 giorni, influisce sulla salute dei futuri adulti e quindi, di riflesso, sul benessere e sulla situazione socio-economica di intere nazioni.

Il pediatra ora interviene solo quando il bambino è malato, per guarirlo.

Dovrebbe invece preoccuparsi dei bambini sani per non farli ammalare proprio e capire le cause di certe malattie, così da poterle prevenire.

Sono molti gli studi ad evidenziare come una restrizione calorica (che non significa soffrire la fame o sopportare chissà quale rinuncia) e adeguati apporti di acqua, vitamine, minerali e fibre, fa vivere più a lungo, senza malattie.

La crescita di un bambino dipende non solo dalla genetica, ma anche da fattori come la qualità dell’aria, dal cibo, dall’attività fisica, dalla psiche, dal clima, dal luogo.

Come è cambiata la crescita nei giovani e come intervenire?

Si è studiata la crescita dei bambini europei, in relazione al tipo di allattamento e di svezzamento tra gli anni ’60 e gli anni ’80.

In quel periodo si è iniziato ad allattare per pochi mesi o addirittura per niente, svezzando con latte artificiale, in polvere e poi latte vaccino.

In aggiunta, omogeneizzati di carne e formaggi, quindi subito tante proteine, ben più del necessario.

Gli effetti, che si continuano a vedere, sono tanti e importanti: aumento della velocità della crescita, menarca precoce (cioè il momento in cui viene la prima mestruazione), riduzione della durata di accrescimento (che era fino ai 25 anni negli anni ’60 ed è scesa fino ai 18 anni negli anni ’80/’90), riduzione della durata di vita in salute, maggior peso e maggior altezza (che sono fattori che giocano a sfavore della longevità).

aumento della crescitaIn Europa e in Nord America si è alti in media 15-20 cm in più del XIX secolo (io resto senz’altro fuori da questa statistica :-)), quindi non è solo la genetica ad influire.

È stato dimostrato che crescere troppo e troppo in fretta, accorcia la vita.

Chi vive a lungo è piccolo e magro (ecco, qui già ci sto dentro, non essere altissimi ha anche i suoi risvolti positivi).

Il pediatra non si occupa ancora abbastanza dei mesi di gravidanza, dove si formano le cellule e gli organi che faranno vivere il bambino.

Se durante la gravidanza manca qualcosa o ci sono squilibri, si determinano una serie di conseguenze (a seconda che siano ereditarie, genetiche o embrionali) che vanno dall’anemia, alla sindrome di down, alle cardiopatie e così via.

Quindi, la salute dei 2 genitori e lo stile di vita della donna durante le gravidanza, influiscono sulla salute del bambino.

Si deve iniziare a prestare attenzione da prima del concepimento.

A determinare il nostro rischio di malattie (comprese Alzheimer, diabete e tumori) sono fattori ambientali come i metalli pesanti e diserbanti che si assumono anche attraverso il cibo, alimenti acidificanti e raffinati, come proteine animali, zucchero, grassi cattivi, alcol.

E poi il fumo, le droghe, la mente, i pensieri e le emozioni.

Qual è il meccanismo col quale ci si ammala?

Un’alimentazione sbagliata, poca o nessuna attività fisica, stress, ambienti tossici, poca esposizione al sole e difetti di genetica, portano ad un eccesso di radicali liberi.

Quest’eccesso produce troppo stress ossidativo, che porta a sua volta ad acidosi.

L’acidosi è la condizione necessaria per l’infiammazione e l’infiammazione è necessaria per la malattia.

“La malattia è infiammazione, l’infiammazione è acidosi”

Per capire se c’è acidosi/infiammazione intervengono alcuni sintomi: sudorazione eccessiva, freddolosità, lingua bianca, alitosi, tra i principali, ma anche lo svegliarsi con un gusto amaro in bocca.

Le reazioni biochimiche nell’organismo, avvengono solo se l’ambiente è adatto al loro svolgimento.

Per questo, l’equilibrio acido-base è fondamentale, permette la costanza delle funzioni vitali.

La concentrazione di sali minerali determina l’ambiente acido o alcalino nell’organismo.

bilanciare con l'alimentazioneEquilibrio tra ciò che acidifica e ciò che alcalinizza, tra ciò che riscalda e ciò che raffredda, questo significa mangiare sano.

Ambiente inquinato, cibo raffinato e di scarsa qualità e stress continuo, ci fanno ormai tendere perennemente verso l’acido.

Serve quindi bilanciare, in quanto le funzioni vitali richiedono un ambiente leggermente alcalino.

Ecco alcune indicazioni a proposito di bilanciare gli effetti dell’alimentazione:

– Assumere più proteine di quelle che l’organismo può assimilare, porta alla trasformazione degli aminoacidi in acidi organici. A quel punto l’organismo per contrastare l’acidosi che ne deriva, richiama calcio dalle ossa.

Risultato?!

Più fratture, osteoporosi, riduzione della massa magra e maggior rischio di problemi cardiovascolari.

– Uno squilibrio della flora batterica intestinale (disbiosi) porta alla sindrome dell’intestino permeabile, il che predispone a patologie del sistema immunitario e infiammatorie. Dovuto sempre ad un cattivo stile di vita e ad un’alimentazione squilibrata.

– L’alterazione del ritmo luce-buio, se si hanno orari sfalsati, porta a squilibri neuro-ormonali come ipotiroidismo, pubertà precoce, disfunzioni sessuali, riduzione della fertilità.

– Prima della gravidanza, è bene controllare eventuali carenze o scompensi, per entrambi i genitori, evitando così infertilità e aborti spontanei.

Un cibo è acidificante o alcalinizzante, in base agli effetti che ha sul corpo, ad esempio il limone ha un gusto acido, ma lascia un residuo alcalino nell’organismo.

La notte è estremamente importante, oltre che per recuperare e rigenerarti, anche perché è la fase di eliminazione delle scorie e degli acidi.

Si è visto come molti disturbi scompaiono eliminando l’acidosi e ricompaiono se si torna all’acidosi.

Ecco l’influenza della dieta sulla flora batterica

“Il pH delle feci del lattante al seno è ACIDO.

Il pH delle feci del lattante alimentato con latte vaccino è ALCALINO.

Il pH delle feci dell’adulto onnivoro è ALCALINO.

Il pH delle feci dell’adulto vegano è ACIDO.”

Le feci devono avere pH acido e come vedi l’alimentazione cambia radicalmente le cose.

Le carenze più frequenti al giorno d’oggi (che determinano acidosi e quindi infiammazione e malattia) sono di vitamine, minerali, fibre e antiossidanti

I genitori come dovrebbero mangiare?

Viene fornito un ampio esempio di alimentazione per i futuri genitori in fase di concepimento e per la donna durante la gravidanza.

Nell’ampia lista di alimenti, non compaiono proteine animali, che sono fortemente acidificanti, ad eccezione del pesce, che però è sempre più inquinato da metalli pesanti e residui tossici.

Quando vengono ingerite, queste sostanze finiscono nei grassi e il tessuto più grasso è quello nervoso, cervello e midollo, quindi molto probabilmente avranno effetti dannosi su feto e neonato.

Patologie come l’autismo sono in forte crescita (e te ne parlerò meglio più avanti). Si è passati da 1 bambino su 5000 negli anni ’80, ad 1 su 60 ora. E si prevede che ci sarà ancora crescita!

Disturbo dell’attenzione, tumori cerebrali, leucemie e altre gravi malattie, sono in crescita nei paesi industrializzati e sospette (fortemente sospette) di essere connesse a sostanze dannose presenti in cibo e acqua.

Alimenti biologici, fatti da un contadino di fiducia o da se stessi, riducono di molto questi rischi.

Possibili implicazioni in varie malattie e in particolare nell’autismo

Alcuni fattori, già durante la gravidanza nel feto e nei primi periodi di vita, influenzano le malattie che il bambino avrà in età avanzata.

I fattori nutrizionali (in particolare qui evidenziano quelli di latte e grano) ne fanno parte.

Citano vari studi, ad esempio uno che in 17 nazioni ha correlato la diffusione dell’autismo all’aumento del consumo di carne.

Le sostanze incriminate, come antibiotici e ormoni e un meccanismo tramite il quale, delle componenti di glutine e caseina, i peptidi oppiodi, causano danni nel nostro organismo e sono una possibile causa dell’origine dell’autismo.

I prodotti chimici, gli additivi, i conservanti e così via, peggiorano la cosa e influiscono anche sul cervello.

glutine, farine raffinatePer le malattie autoimmuni o per patologie come l’autismo, la depressione o la psicosi post-parto, sono state consigliate diete senza caseina e senza glutine.

Questa dieta ha dato risultati in tempi brevi (pochi mesi), in bambini autistici, su aree come l’iperattività, il linguaggio, l’attenzione e le dermatiti.

I casi di autismo nell’ultimo decennio sono aumentati tantissimo.

Ci dicono essere maggiori della sindrome di Down, del diabete e del cancro, MESSI INSIEME…

latte caseina casomorfinaDei ricercatori russi hanno dimostrato che lo sviluppo psicomotorio è inversamente proporzionale alla quantità di casomorfina presente nel sangue.

E questa casomorfina guarda un po’, viene assunta dalla caseina, con l’alimentazione

Il latte bovino contiene 4 caseine e 2 proteine del siero del latte. 13 sono le varianti, tra cui la A1 e la A2, le più comuni (la A1 nelle razze europee).

I peptidi oppiodi del latte bovino, aumentano il rischio di malattie croniche e il latte contenente A1 beta-caseina, è strettamente correlato con lo sviluppo di diabete 1 e malattie cardiovascolari.

Nonostante sia ritenuto ancora inutile, variare la dieta migliora evidentemente i sintomi della patologia e quindi va consigliato.

La dieta senza glutine e caseina va fatta almeno per 6 mesi per poter vedere a pieno gli effetti positivi.

Nella prossima parte si va nello specifico

In questa parte introduttiva, ho cercato di farti inquadrare un po’ meglio la situazione e farti capire tutte le implicazioni che i diversi alimenti hanno a livello di salute sul neonato.

C’è poco da fare, quello che buttiamo nel nostro organismo, diventa in un certo senso parte di noi.

E finché continueremo a buttare dentro cose dannose, gli effetti non potranno che essere dannosi a loro volta.

Figurati su un bambino, che è ancora molto vulnerabile, quanto tali effetti possono amplificarsi.

Nella seconda parte, entreremo nel dettaglio e vedremo insieme in che modo condurre lo svezzamento, quando e come eliminare il latte materno, quali, quando e come introdurre tutti i nuovi alimenti nell’alimentazione del piccolo.

Vedrai esempi di menù, tante ricette e tanti modi per far sì che questa fase sia il più sicura e dolce possibile.

Cliccando sul tasto qui sotto, potrai leggere la seconda parte e completare il quadro.

Sempre se per te ne vale la pena 😉

Se invece vuoi dare un’occhiata al libro, lo trovi cliccando qui.

Allora a prestissimo.

Un abbraccio,

Riccardo.

P.S. Questo argomento è molto delicato e importante. Se credi che debba essere preso in considerazione da chiunque voglia o stia per diventare genitore, aiutami a condividerlo.

Clicca subito su uno dei bottoni che trovi in fondo alla pagina!

Ti ringrazio di cuore anche a nome dei futuri neonati!

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